Nato nel 1946 a Busalla, piccolo centro alle porte di Genova, frequenta la scuola elementare di Busalla con il maestro Francesco Scimone, che lo inizia alla geometria;

Frequenta il liceo classico Giuseppe Mazzini a Genova e segue il corso sperimentale di fisica del prof. Elio Vallebona che lo ispira nelle successive scelte di studio e di lavoro.

Si laurea in ingegneria elettronica all’Università di Genova nel 70 tra i primi laureati del corso in elettronica e svolge una tesi sull’olografia acustica che lo porta a lavorare nei laboratori della Facoltà di Fisica.

The Busalla train station, where Franco Malerba was born. His father was stationmaster.

Si laurea in ingegneria elettronica all’Università di Genova nel 70 tra i primi laureati del corso in elettronica e svolge una tesi sull’olografia acustica che lo porta a lavorare nei laboratori della Facoltà di Fisica.

Ottiene una borsa di stagista ricercatore al Laboratorio di Biofisica e Cibernetica del CNR di Genova, ove lavora sulla biofisica delle membrane e, mentre già lavora come ricercatore, consegue una laurea in fisica con specializzazione in biofisica presso il medesimo ateneo di Genova, concludendo anche in questo caso il percorso di laurea col massimo dei voti.

I National Institues of Health, Bethesda, Maryland.

Dal 1971 comincia a lavorare presso il Laboratorio di Biofisica del CNR di Genova, fa ricerca con prof.Franco Conti nel laboratorio marino CNR di Camogli sulle proprietà della membrana nervosa (squid axon) usando modelli di riferimento sintetici di confronto (lipid bylayers), una ricerca che sarà tema della sua tesi in Fisica nel 74. Insegna per un semestre 73-74 Cibernetica e Teoria dell’Informazione presso la facoltà di fisica dell’Università di Genova, mentre l’anno successivo lavora come assistente ricercatore estivo al Centro di Ricerca Nato Saclant a La Spezia, su metodologie di identificazione ed elaborazione di segnali sonar.

Nel biennio 1972-1974 ottiene una borsa di studio di ricerca ai National Institutes of Health di Bethesda, negli USA, ove sviluppa e utilizza un micro-spettrofotometro veloce per ricerche sulla biofisica dei fotorecettori (utilizzando retine di rane).

In questo stesso periodo (1973) ottiene il brevetto di pilota privato d’aereo presso l’Aeroclub di College Park (Washington DC), brevetto che al ritorno in Italia aggiornerà all’equivalente licenza italiana presso l’Aeroclub di Genova.

Sottotenente Armi navali

Nave San Giorgio

Nel 1974-1975 presta servizio come Ufficiale di Complemento della Marina Militare, fino al grado di Guardiamarina-Armi Navali; dopo il corso AUC-L in Accademia a Livorno è imbarcato a bordo della nave scuola San Giorgio dell’Accademia Navale, quale assistente ai corsi di Fisica e Meccanica Razionale della seconda classe dei corsi normali dell’Accademia, quindi sbarca a La Spezia, presso Mariperman, (il centro tecnico che oggi fa parte del Centro di Supporto e Sperimentazione Navale CSSN della Marina Militare) ove in collaborazione con il centro NATO Saclant, lavora ad un sistema di ricezione radio sottomarino in banda ELF.

Nel 1992, a seguito della sua missione spaziale, verrà promosso al grado superiore (Sottotenente Armi Navali) per meriti speciali.

Nel 1976, dopo un breve passaggio in Oto Melara, comincia a lavorare alla Digital Equipment.

Il frontale del PDP-11

La Digital è in quegli anni l’azienda informatica più avanzata del settore; ha creato una nuova linea di mini-elaboratori (PDP-11, VAX) particolarmente bene accolti nei laboratori di ricerca e nelle industrie manufatturiere e compete con IBM su progetti e applicazioni sempre più importanti. Digital raggiungerà il momento di massima espansione nel 1990 con i prodotti VAX e Decnet quando impiega più di 120.000 persone nel mondo e fattura 14 miliardi di dollari.

Malerba viene assunto a Milano nel 75 e trasferito immediatamente a Parigi per il primo anno di addestramento “sul pezzo”; egli ricorda questa esperienza professionale con Digital come “la migliore opportunità per un giovane ingegnere di imparare la gestione di complessi progetti tecnologici”.

Rientrato alla sede di Milano moltiplica il fatturato della sua linea di prodotto, in sintonia con la crescita dell’azienda.

Negli anni 78-80 la carriera di Malerba vira una prima volta “allo spaziale”. Risponde al bando ESA per la prima selezione di astronauti europei per le sperimentazioni dello Spacelab; tra migliaia di candidati, dopo severe selezioni, si qualifica fra i primi quattro finalisti ed infine ottiene una borsa di ricercatore all’ESA che Digital asseconda concedendogli due anni sabbatici.

Rientrato nei ranghi della Digital nel 1981 nei quartieri generali europei a Ginevra, ricoprirà posizioni tecniche nell’engineering delle reti di elaboratori (Ginevra 1981-85) e posizioni manageriali nel marketing di sistemi di telecomunicazione (Roma 1986-88, e Sophia Antipolis nel 1989). Sono gli anni della rivoluzione digitale delle reti di telecomunicazione e siamo agli albori delle reti cellulari; sono gli anni della crescita delle reti locali ethernet e del peer-to-peer computing di cui Digital è campione.

Nel 1989 l’Agenzia Spaziale Italiana, appena costituita (1988), apre una selezione per l’astronauta scientifico che curerà gli esperimenti a bordo della Shuttle per la missione del satellite italiano “a filo”, detto Tethered. Malerba si ricandida: è l’ultima occasione da non perdere per un biglietto di volo nello spazio.

1977: I quattro candidati Payload Specialists ESA nel simulatore dello Spacelab

Nel 1977 Malerba si era candidato alla prima selezione di astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e fra migliaia di candidati, si era classificato fra i quattro candidati europei finalisti per il ruolo di Payload Specialist della prima missione dello Spacelab. Ma l’ESA, alla prima esperienza con una selezione di astronauti, aveva accettato le condizioni della NASA di reclutare solo tre astronauti per la prima missione Spacelab e Malerba viene escluso dalla competizione europea, nonostante l’Italia sia il secondo contribuente del programma Spacelab.

Siamo nella primavera del 1978, l’anno terribile del rapimento e dell’assassinio dell’on.le Aldo Moro, Presidente del Consiglio dei Ministri, e non sorprende che il governo e la diplomazia italiana siano impegnati in quel momento così tragico per l’Italia su altre priorità che la promozione astronautica europea.

Gli viene allora offerta dall’ESA una posizione di visiting scientist per due anni al Centro ESTEC dell’ESA, a Noordwijk, nei Paesi Bassi, nella divisione specializzata nella fisica dei plasmi ionosferici, per incrementare il suo curriculum spaziale in vista di possibili missioni future e qui lavora allo sviluppo, al collaudo, e alla qualifica di un esperimento, detto PICPAB che volerà nello spazio con la prima missione Spacelab nel 1983.

L’equipaggio della missione STS46 dello ShuttleAtlantis. Da sinistra Marsha Ivins,Claude Nicollier, Andrew Alle, Jeffrey Hoffman, Loren Shriver, Franklin Chang-Diaz e Franco Malerba

Nel 1989 si svolge un’altra selezione di astronauti; questa volta è l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che assieme alla NASA progetta il satellite Tethered e cerca colui che sarà il Payload Specialist, ovvero lo scienziato di bordo responsabile del programma scientifico di quella missione nello spazio.   Malerba si presenta, supera nuovamente le selezioni scientifiche e mediche di ASI e NASA; assunto dall’ASI, viene assegnato al Johnson Space Center della NASA a Houston per l’allenamento al volo spaziale.

Nel settembre 1991 viene definitivamente designato Prime Payload Specialist per la missione STS 46 – TSS-1, il biglietto di volo è finalmente nelle sue mani.

Rientrato in Italia dopo la missione spaziale, nel 1994 è stato eletto deputato al Parlamento Europeo, membro del Partito Popolare Europeo, nelle liste di Forza Italia per la IV legislatura; membro della commissione per l’Energia, la ricerca e l’industria e della delegazione EU-Stati Uniti, è stato più volte relatore sui programmi per l’innovazione tecnologica e per le infrastrutture europee.

Parlamento Europeo in sessione plenaria a Bruxelles.

La IV legislatura segna la tappa storica dell’avvento dell’Euro, ma è anche il tempo dei primi coinvolgimenti dell’UE nella politica spaziale; è in quel periodo che si comincia a porre le basi del programma europeo per la navigazione satellitare GNSS, oggi realizzato e denominato Galileo e Malerba è il Relatore di riferimento al Parlamento sui dossier spaziali.

Nel 1997 Malerba è eletto consigliere comunale di Genova nelle fila di Forza Italia. In quel periodo di impegno cittadino Malerba anima l’associazione di imprese Genova Startup che organizza incontri con frequenza mensile tra imprenditori e investitori potenziali nell’ambito delle tecnologie avanzate per promuovere lo sviluppo locale. Associata alla Confindustria di Genova, Genova Startup condivide iniziative con Sophia Startup, una simile organizzazione operante nel parco tecnologico di Sophia Antipolis (presso Nizza), promossa dal Senatore francese Pierre Laffitte

Sconfitto alle elezioni europee del 1999 e conclusa l’esperienza politica, Malerba rientra nel mondo dell’industria spaziale con un ruolo di Consigliere alla Direzione, presso Alenia Spazio a

Malerba con i colleghi di Alenia Spazio Torino

Torino e poi quale Direttore dell’Ufficio di Relazioni istituzionali europee di Alenia Spazio a Parigi (presso l’ESA, Eurospace, il Parlamento e la Commissione Europei). Nel 2005 ottiene il posto di Addetto Scientifico della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni internazionali a Parigi (2005-2013). Segue in particolare i temi dell’energia presso l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) e l’Agenzia dell’Energia Nucleare (NEA), i programmi dell’OCSE per l’economia dell’innovazione, ovvero per le migliori pratiche nel campo della ricerca, della scienza, dell’economia digitale, delle politiche per le PMI innovanti.

Nel 2013, terminato l’assegnamento alla Rappresentanza Diplomatica d’Italia, Malerba viene accolto, a l’Académie de l’Air et de l’Espace un think-tank di competenze unico in Europa, che promuove lo sviluppo scientifico, tecnico e culturale del settore aerospaziale, organizzando incontri di esperti e producendo documenti di analisi, opinioni qualificate, particolarmente all’indirizzo del legislatore europeo (Commissione e Parlamento Europei).

Franco Malerba con il team Enpulsion, Vienna

Nello stesso periodo si qualifica come “Coach” dell’agenzia EASME (European Agency for Small and Medium Enterprises) per il programma di ricerca e innovazione della Commissione Europea

Horizon 2020 (H2020) e viene chiamato al supporto di alcune PMI spaziali europee che hanno vinto un finanziamento per un progetto di ricerca nel settore spaziale.  Alla fine del programma H2020 Malerba ha assistito 10 imprese in Italia, Spagna, Germania, Austria e Grecia.

Dal 1992, dopo la missione spaziale Malerba ha girato l’Italia partecipando a centinaia di conferenze e seminari, in Italia e in Europa, particolarmente nelle Università, nelle scuole superiori e nelle associazioni culturali, quali Lions e Rotary, per raccontare lo spazio, per promuovere l’impegno italiano nella scienza e ingegneria spaziale e interessare i giovani alle scienze, alla tecnologia, all’ingegneria e alla matematica.

Busalla: Festival dello spazio JuniorAccolto quale socio onorario dal club Rotary Genova Ovest e dal Lions Valle Scrivia ha ricevuto da quest’ultimo il prestigioso riconoscimento Melvin Jones fellow.

Ha conseguito nel 2001 l’iscrizione all’ordine dei giornalisti pubblicisti della Regione Liguria e da allora scrive quale editorialista scientifico particolarmente sui quotidiani La Stampa e il Secolo XIX.

Malerba è il regista del Festival dello Spazio che dal 2017 si svolge in estate a Villa Borzino in Busalla (Genova) nell’arco di tre giorni.

Ogni edizione del festival propone un tema legato all’esplorazione del cosmo e ospita mostre, oggetti di ingegneria spaziale e soprattutto numerose conferenze divulgative di astrofisici, astronomi e ingegneri impegnati nei progetti spaziali di ASI, ESA e NASA.

Partecipa occasionalmente quale key-note speaker-testimonial a conferenze aziendali, ove mette in evidenza i valori del “team-work”, della preparazione alle grandi sfide, dell’orgoglio d’impresa, della gestione del cambiamento tecnologico e della protezione dell’ambiente.

Malerba ha conseguito nel 2001 l’iscrizione all’ordine dei giornalisti pubblicisti della Regione Liguria e da allora scrive quale editorialista scientifico particolarmente sui quotidiani La Stampa e il Secolo XIX.

Nel 2004 Franco Malerba ha partecipato, quale attore al film di fantascienza benefico “InvaXon” (Alieni in liguria) del regista Massimo Morini, interpretando se stesso, astronauta della fantastica vicenda. [ Link al trailer su Youtube ]

Nel 2018 è nata un’altra collaborazione artistica tra Franco Malerba e l’Orchestra Classica di Alessandria del Maestro Luciano Girardengo; assieme hanno messo in scena lo spettacolo Viaggio nello Spazio, uno spettacolo di parole e musica che narra il fascino dell’esplorazione spaziale, che è stato presentato in alcuni teatri italiani nel 2019. Lo spettacolo si articola in numerosi Quadri ove alla voce narrante di franco Malerba si accordane e si succedono brandi grande musica classica dal vivo, mentre le immagini dell’avventura spaziale scorrono su grande schermo. [ Link al trailer su Youtube ]

  • Nasa Medal per la missione STS-46 (1992)
  • Medaglia colombiana (1992) del’Istituto Internazionale delle Comunicazioni
  • Melvin Jones del Lions Club  1993
  • Commendatore della Repubblica Italiana (2000) per meriti scientifici
  • Ambasciatore di Genova nel mondo (2017)
Il Pianetino 9897 chiamato Malerba.

 

 

Il Pianetino Malerba è stato scoperto il 14 febbraio 1996 da Maura Tombelli, e Umberto Munari a Cima EKAR.
Accanto è visibile l’immagine del campo stellare ripreso dal telescopio australiano di Siding Spring alla data 1987/07/02 che contiene la traccia (circolata) dal pianetino Malerba.