Il Festival dello Spazio è nato nel 2017, su iniziativa del sindaco di Busalla Loris Maieron, per celebrare i 25 anni dal volo del primo astronauta italiano, Franco Malerba, nativo di Busalla. Negli anni successivi, grazie all’azione dall’Assessorato Cultura del Comune di Busalla, grazie all’impegno dell’Associazione Festival dello Spazio, grazie al coinvolgimento dell’Accademia, della Ricerca e dell’Industria il Festival è diventato un appuntamento annuale di divulgazione scientifica-spaziale di interesse regionale e nazionale.

Il Festival offre ogni anno un programma ricco e diverso di mostre, annulli astro-filatelici, demo interattive, audiovisivi, libri, ma soprattutto offre l’ascolto e l’incontro con i protagonisti dello spazio attraverso molte conferenze tematiche. La vetrina di scoperte scientifiche, di nuove tecnologie e di applicazioni, che il Festival offre, raccontate in modo comprensibile al grande pubblico, permette di affacciarsi alle frontiere dell’astrofisica e dell’astronautica, di approfondire le conoscenze sull’ambiente della Terra con i dati satellitari, di scoprire come l’innovazione tecnologica spaziale si fa impresa per nuove applicazioni di largo uso.

Con questi contenuti il Festival si propone come una rara occasione di cultura scientifica, di divulgazione e di ispirazione ai giovani verso gli studi e alle professioni scientifiche attraverso il contatto diretto con addetti ai lavori di progetti affascinanti dell’esplorazione e delle tecnologie avanzate. Anche per questo il Festival collabora strettamente con l’Università di Genova ed ha ottenuto anche il patrocinio di ASI, ESA, Commissione e Parlamento Europei.

La sede del Festival a Busalla è Villa Borzino, un bene storico-artistico d’eccellenza della Valle Scrivia e le sinergie tra Villa Borzino promuove il paese come centro d’attrazione turistico-culturale di respiro nazionale.

L'immagine sottolinea la vocazione di Busalla a diventare un punto di riferimento della cultura dello spazio e dell'astronautica
L'immagine del giovane astronauta sognatore sottolinea la vocazione del Festival a parlare a diversitipi di pubblico, in particolare ai giovani che sognano la loro professione futura.
Il montaggio fotografico evoca la vista dell aTerra da una astronave assai lontana sulla via tra Terra e Luna. La forma della finestra evoca l'attuale ISS.
L'immagine della locandina evoca la ricerca di vita intelligente nel Cosmo
Un Geiser sul satellite gioviano Europa- L'acqua nel Cosmo, ispira il quinto Festival dello Spazio