Sonda BepiColombo in approccio a Mercurio (immagine d'artista ESA)

La seconda edizione del Festival

Il programma del Festival 2018 è ispirato all’attualità di quest’anno spaziale:

  • il lancio, previsto il 25 luglio, degli ultimi satelliti che completano la costellazione del sistema di navigazione europeo Galileo. Un’occasione per parlare del connubio di dati satellitari e terrestri nel mondo, in rapida evoluzione, delle telecomunicazioni;
  • il lancio nel prossimo ottobre della sonda intitolata a Bepi Colombo, destinata a raggiungere il pianeta Mercurio nel 2025: una missione tecnicamente molto difficile, di altissimo interesse scientifico.

Il calendario ci ha dato spunti molto interessanti: 

  • quest’anno ricorre il trentennale di fondazione dell’Agenzia Spaziale ItalianaNella giornata inaugurale del Festival, il 27 luglio, Giovanni Caprara anima un colloquio tra Luciano Guerriero, primo presidente dell’ASI, e Roberto Battiston, l’attuale presidente.
Luciano Guerriero, Direttore del Piano Spaziale Nazionale 1980-88 e Presidente ASI 88-93
Giovanni Caprara
  • la sera del 27 luglio assisteremo a un’eclissi totale di luna. Al Festival si parlerà delle conoscenze acquisite sul nostro satellite, degli enigmi ancora irrisolti e dei piani di esplorazione con Enrico Flamini e Maria Antonietta Perino.

Anche in questa seconda edizione del Festival a Villa Borzino si alternano personaggi di assoluto rilievo nel panorama dello spazio italiano e europeo. 

Un nome per tutti: domenica 29 luglio è con noi Paolo Nespoli. Ha inaugurato il nostro Festival della Spazio l’anno scorso, salutandoci in diretta da Baikonour alla vigilia della sua partenza per la Stazione Spaziale, e torna a Busalla, stavolta in carne e ossa, per raccontarci la sua avventura e per riconsegnare al Sindaco Loris Maieron la trapunta della Rosa Antica della Valle Scrivia che ci ha mostrato dalla Stazione Spaziale Internazionale dove l’aveva portata con sè. 

I contenuti del Festival

La robotica

La robotica e le tecniche di comunicazione sono ormai indispensabili in tutte le attività che comportano una difficoltà particolare per l’uomo. Ne sono gli alleati, per così dire gli “sherpa” che lo accompagnano e lo aiutano nelle missioni più difficili. Anche e soprattutto nell’esplorazione spaziale, in un ambiente ostile e remoto, abbiamo bisogno dei robot. Al Festival si parla di due avventure spaziali robotiche molto affascinanti.

Amalia Finzi ci racconta la straordinaria avventura della caccia alla Cometa “Chury” e ci porta il modello ingegneristico – una copia conforme funzionante – della trivella che ha viaggiato a bordo della sonda Rosetta ed è atterrata con il lander Philae sulla lontanissima cometa.

La trivella eraa visibile nel corso della presentazione di Amalia Finzi del Politecnico di Milano, la sera di sabato 28 luglio.

C’era un robot di nuova generazione dell’Istituto Italiano di Tecnologie IIT  di Genova – Centauro il suo nome – che ci apre una finestra sul lavoro di frontiera del nostro Istituto tecnologico di punta in questo settore.   E’ la prima uscita in pubblico del Centauro.

Il Robot di IIT era visibile a Villa Borzino per tutte e tre le giornate del Festival dello Spazio, nella sala detta “della Terra”, e ha fatto alcune dimostrazioni di movimento in sei occasioni.

Con un oculus per la realtà virtuale si può seguire un'operazione di salvataggio in montagna supportata da Galileo.

L’impatto dei sistemi di navigazione satellitare genera numerosi benefici: rende più sicuro ed efficiente il trasporto aereo, marittimo e ferroviario, ottimizza le risorse in agricoltura, riduce i tempi dei servizi di pronto intervento. Questo è il caso dell’eCall, il servizio di Chiamata Automatica di Emergenza Europeo che include un’accurata localizzazione di un veicolo in caso di incidente, obbligatorio in tutti i nuovi modelli di auto venduti in Europa a partire da aprile, reso possibile anche da… Galileo!

Al Festival, la European GNSS Agency era presente con un suo stand, dove si poteva sperimentare con un visore 3D un’operazione di salvataggio in montagna supportato da Galileo.

 

Caccia ai detriti spaziali.

Come lo scorso anno, il Festival ha ospitato il modello funzionante del cannone della STAM, che lancia la rete “acchiappa detriti spaziali”.     Il cannone funziona ad aria compressa e viene dimostrato dei ragazzi del liceo in alternanza scuola lavoro. Una videoclip ESA mostra la simulazione in assenza di peso del funzionamento della rete.

Il Planetario

Un planetario mobile è stato allestito a cura dell’Osservatorio Astronomico del Righi alla Biblioteca di Busalla “Bertha von Suttner”.  Entrando nella cupola del Planetario si assiste alla proiezione del “cielo in una stanza” dove un esperto dell’Osservatorio Astronomico del Righi conduce il pubblico fra stelle, pianeti, galassie e… anche attorno alla Stazione Spaziale Internazionale!

L’albero di Paolo Nespoli

Al Festival di Villa Borzino c’era anche una selezione di cibi spaziali e i filmati di un pranzo spaziale di Luca Parmitano a bordo della Stazione spaziale internazionale.

C’erano i modelli di veicoli spaziali e laboratori didattici a cura del Gruppo Astrofili Savonesi.

Cerimonia finale: Paolo Nespoli ha piantato un albero liquidambar nel parco di Villa Borzino a ricordo perenne del suo passaggio.